È una forma di artrosi localizzata sulla prima articolazione metatarso-falangea. Inizialmente c’è una degenerazione della cartilagine con conseguente dolore articolare. Successivamente, si ha una progressiva riduzione del movimento, fino al blocco articolare, dovuto alla formazione di osteofiti nella parte dorsale dell'articolazione. La causa può essere congenita o conseguente ad un trauma.
Nelle fasi iniziali in trattamento è
conservativo (terapia medica, strumentale ed infiltrativa).
Il trattamento chirurgico dipende dalla gravità dell’artrosi.
Nei casi più lievi, si procede ad una “pulizia” dell’articolazione
(cheilectomia) con l’asportazione degli osteofiti. Nei casi intermedi,si può
associare un’osteotomia in lieve accorciamento del primo metatarsale con lo
scopo di ridurre le sollecitazioni sull'articolazione e migliorare la flessione
dorsale. Nei casi più gravi si procede al “blocco” dell’articolazione
(artrodesi) in una posizione adatta allo svolgimento del passo con l'obiettivo
di migliorare il dolore.
In casi selezionati, si può sostituire l'articolazione danneggiata con
spaziatori o protesi di osteosintesi, in alcuni casi è necessario inserire
innesti ossei. Va comunque rilevato che condizioni particolari verificabili
intraoperatoriamente possono condurre a variazione della tecnica operatoria
proposta.
Nel caso della cheilectomia, il
paziente mantiene un bendaggio e deambula con una calzatura post operatoria per
2 settimane.
Se associamo l’osteotomia del primo metatarsale la calzatura viene mantenuta
per 5 settimane.
La consolidazione dell’artrodesi, invece, avviene in media in sei settimane.